Wygoda, Hermann
data di nascita 18 novembre 1906 - 18 maggio 1982
madre Henia Suckiemski
padre Maier Wygoda
luogo di nascita Offenbach
luogo di residenza Varsavia
nome di battaglia Enrico
organizzazioni e/o formazioni partigiane Distaccamento Calcagno,, 4a Brigata Garibaldi,, Divisione Gin Bevilacqua
Attività dopo l'8 settembre 1943 Resistenza
area d'azione Savonese
regione di attività Liguria
abstract Hermann Wygoda era un ingegnere polacco che aveva abitato per molti anni a Berlino. Quando la Germania occupò la Polonia, Hermann si fece passare per polacco nativo tedesco e, con documenti falsi e la perfetta conoscenza della lingua tedesca, potè girare indisturbato per la Polonia. Per diminuire le possibilità che lo scoprissero, andò ad abitare a Berlino, dove si arruolò come ingegnere nell'Organizzazione Todt, dedita alle costruzioni di guerra, come trincee, ponti, fortificazioni in tutta l'Europa occupata. Hermann si fece benvolere dai suoi capi che rallentarono la sorveglianza su di lui. Rubando documenti e moduli, fuggì in Italia presentandosi alla branca savonese dell'Organizzazione Todt Italia. Fu accolto con entusiasmo. Gli diedero l'incarico di fortificare la spiaggia da Savona a Varazze. Sospettato, dopo poco, di essere una spia inglese, fu rinchiuso dalla gendarmeria tedesca in una cella di una caserma di Savona, in attesa di interrogatorio. Riuscì ad evadere e far perdere le sue tracce. Sulle montagne, i contadini lo protessero e gli indicarono una grotta dove nascondersi. Dopo pochi giorni fu avvicinato dai partigiani locali e si aggregò a loro divenendo presto capo del distaccamento Calcagno, poi della 4a Brigata, infine della Divisione Gin Bevilacqua della Seconda Zona ligure.
Vinse, con la sua Brigata, la battaglia delle Rocce Bianche, malgrado la manovra a tenaglia messa in campo dai tedeschi e riuscì a mettersi in contatto con la missione inglese del colonnello Johnson che era stata paracadutata in Piemonte e che giunse anche in Liguria.
La grotta-comando di Wygoda e dei suoi collaboratori fu lo sfondo di rari scatti fotografici di cui fu autore il partigiano Mario Castellano, che lavorava come tecnico alla Ferrania.
Dopo la guerra, Wygoda emigrò negli Stati Uniti dove formò una famiglia e dove morì, dopo aver tradotto dal polacco all'inglese il suo diario del periodo 1939-1945.
fonti archivistiche e banche dati
Archivio Istituto Ligure per la storia della resistenza e dell'età contemporanea, Fondo Giorgio Gimelli, 2a serie, b. 0003, fasc. 03
Archivio Istituto Ligure per la storia della resistenza e dell'età contemporanea, Fondo raccolta di documenti sull'organizzazione e azioni militari delle formazioni partigiane liguri, già Fondo AM, fasc. 24, Comando II Zona. Savona. Composizione Comando e divisioni dipendenti
Archivio Istituto Ligure per la storia della resistenza e dell'età contemporanea, Fondo Giorgio Gimelli, 2a serie, b. 0003, fasc. 03
Archivio Istituto Ligure per la storia della resistenza e dell'età contemporanea, Fondo raccolta di documenti sull'organizzazione e azioni militari delle formazioni partigiane liguri, già Fondo AM, fasc. 24, Comando II Zona. Savona. Composizione Comando e divisioni dipendenti
bibliografia H. Wygoda, All'ombra della svastica, ISREC Savona, Albenga 2006 (Titolo originale: In the Shadow of the Svastika, Illinois University Press 2003).
G. Urbani, Chi era Hermann Wygoda, ISREC, Savona, anno I, n.1, 2008
"Wygoda, Hermann" in F. Gimelli e P. Battifora, Dizionario della Resistenza in Liguria, De Ferrari, Genova 2021,
M. Calvo, Eventi di libertà. Azioni e combattimenti della resistenza savonese, ISREC, Savona 1995
G. Urbani, Chi era Hermann Wygoda, ISREC, Savona, anno I, n.1, 2008
"Wygoda, Hermann" in F. Gimelli e P. Battifora, Dizionario della Resistenza in Liguria, De Ferrari, Genova 2021,
M. Calvo, Eventi di libertà. Azioni e combattimenti della resistenza savonese, ISREC, Savona 1995