Finzi, Mario

data di nascita 15 luglio 1913 - 22 febbraio 1945
madre Castelfranchi, Ebe
padre Finzi, Amerigo
luogo di nascita Bologna
luogo di residenza Bologna
organizzazioni e/o formazioni partigiane Partito d'Azione
Attività dopo l'8 settembre 1943 Resistenza
area d'azione Bologna, Modena
regione di attività Emilia Romagna
abstract Mario Finzi era brillante studente liceale a Bologna, diplomato in pianoforte a soli 17 anni, si esibiva in concerti pubblici in città e fuori. Poco più che sedicenne, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza a Bologna, dove si laureò poco prima di compiere 20 anni. Trovò lavoro a Milano presso un importante studio legale, abitando alla pensione Castelfranchi in Corso Magenta n.2. Iniziò anche i primi passi nella carriera di magistrato, subita stroncata per le vigenti leggi antiebraiche. Finzi ebbe amici carissimi con i quali tenne una feconda corrispondenza, in parte rimasta. Uno di questi era Mario Fano, ebreo come lui, con il quale scambiava riflessioni sulla vita, sui valori e sulla loro triste situazione. Per sbarcare il lunario, fu insegnante alla scuola ebraica di via Gombruti presso la comunità ebraica di Bologna. Alla fine del 1940 entrò a far parte della Delasem, si curava dei ragazzi di Villa Emma insegnando loro musica e canto. Cercava di soccorrere gli ebrei stranieri che gli si rivolgevano. Militava nel partito antifascista Partito d'Azione e per questo subì il carcere di San Giovanni in Monte a Bologna dal maggio al 25 luglio del 1943. Dopo l'occupazione tedesca, continuò la sua attività nella Delasem, passata nella clandestinità. Fabbricava documenti falsi da distribuire agli ebrei in pericolo. Era fornitore di carte di identità anche per le necessità degli ebrei di Firenze. Una volta che i ragazzi lasciarono Villa Emma per fuggire in Svizzera, prelevò il vestiario e i medicinali dalla Villa e li distribuì ai partigiani dei dintorni di Modena. Fu arrestato all'uscita di una clinica di Bologna, dove era andato a trovare un bambino profugo, da poco operato. Rinchiuso prima nel carcere di San Giovanni in Monte, poi nel campo di Fossoli, fu deportato ad Auschwitz dove morì di stenti dopo la liberazione del campo, il 22-2-1945.
fonti archivistiche e banche dati Archivio Fondazione CDEC, Fondo Censimenti, b.1, fasc. 5
Archivio Fondazione CDEC, Fondo Vicissitudini dei singoli, Serie I, b. 9, fasc. 250
CDEC Digital library - Mario Finzi
bibliografia Lelio Vittorio Valobra, Ricordando Mario Finzi, in "Israel", n.35, 6 maggio 1948
Laura Fano Jacchia, Mario Finzi musicista e combattente per l'Umanità, La Rassegna Mensile di Israel, XVII (1951), n.4, pp.167-171
Fabio Fano, Mario Finzi. Lettere a un amico. Brani musicali. Ricordi e testimonianze, Alfa, Bologna 1967
Renato Peri, Mario Finzi o del buon impiego della propria vita, Giorgio Barghigiani Editore, Bologna 1995
Leto Casini don, Ricordi di un vecchio prete, Giuntina, Firenze 1986
Liliana Picciotto, Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall'Italia 1943-1945. Ricerca del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Mursia, Milano 2002
Klaus Voigt, Villa Emma. Ragazzi ebrei in fuga 1940-1945, La Nuova Italia, Scandicci 2002