Fuà, Oscar
data di nascita 27 luglio 1927 - 04 dicembre 1944
madre Coen, Delia
padre Fuà, Guido
luogo di nascita Sulmona
luogo di residenza Sulmona
commissione Commissione per l'equiparazione ai combattenti di coloro che hanno partecipato alla guerra di liberazione nelle formazioni non regolari
organizzazioni e/o formazioni partigiane Brigata Maiella
qualifica RICOMPART riconosciuta Partigiano combattente caduto
Attività dopo l'8 settembre 1943 Resistenza partigiana
area d'azione Ravenna
regione di attività Emilia Romagna
abstract Oscar Fuà giovane studente a Sulmona, assisté alla liberazione della città da parte dei Patrioti della Maiella che arrivarono prima delle truppe inglesi, il 9 giugno 1944. In seguito si arruolò volontario con i partigiani della Maiella.
Per tutto il corso dell'inverno 1943 e della primavera 1944, i Patrioti della "Maiella", guidati dall'avvocato socialista Ettore Troilo, residente a Milano ma abruzzese d'origine, avevano contribuito in modo determinante alla liberazione definitiva dell'Abruzzo. La Brigata Maiella non fu una normale brigata partigiana il cui scopo era la lotta contro i tedeschi mediante guerriglia e sabotaggio diretto, ma fu una formazione di appoggio all'esercito alleato, prima nel V Corpo d'Armata britannico, da Casoli a Sulmona, e poi, dal giugno del 1944, nel II Corpo polacco. Nelle file di quest'ultimo, tra il 5 dicembre 1943 e il 1 Maggio 1945 risalì la Penisola battendosi valorosamente dal fronte del Sangro al fronte del Senio e oltre. La Brigata Maiella fu una delle prime truppe liberatrici di Bologna il 21 aprile 1944 e di Asiago il 1 maggio 1945. Non aderì mai al Corpo Volontari della Libertà.
Dopo la liberazione di Pesaro (2 settembre 1944) e dieci mesi ininterrotti di prima linea, fu concesso alla formazione un periodo di riposo a Recanati (MC) dove affluirono tanti giovani volontari abruzzesi, arruolati nelle loro città. Tra loro c'era anche Oscar Fuà, arruolatosi volontario a Sulmona e giunto a Recanati il 7 ottobre 1944. A Recanati i patrioti della Maiella presero il nome ufficiale di Brigata Maiella. La prima dura battaglia si svolse a Castelluccio, frazione di Norcia in Umbria; espugnata questa, la Brigata si spostò sul fiume Lamone in località prospiciente l'abitato di Brisighella in provincia di Ravenna. Là i combattimenti furono durissimi e durarono una settimana, dal 28 novembre al 5 dicembre 1944. Durante l'assalto al Belvedere, il 4 dicembre, Oscar fu falciato dal fuoco delle mitragliatrici tedesche che stavano alla sommità della collina.
Gli fu riconosciuta la medaglia di bronzo.
fonti archivistiche e banche dati
Portale web I partigiani d'Italia a cura di Ministero della Cultura, di ICAR e di altri enti. Schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza
Oscar Fuà
Testimonianza del patriota Antonio Bonitatibus
Portale web I partigiani d'Italia a cura di Ministero della Cultura, di ICAR e di altri enti. Schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza
Oscar Fuà
Testimonianza del patriota Antonio Bonitatibus
bibliografia Costantino Felice, Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo, Donzelli, Roma 2014, pp.324-369
Edoardo Puglielli, Oscar Fuà patriota della Brigata Maiella, Lupieditore, Sulmona 2016
Edoardo Puglielli, Oscar Fuà patriota della Brigata Maiella, Lupieditore, Sulmona 2016