Latis, Giorgio
data di nascita 01 luglio 1920 - 26 aprile 1945
madre Bolaffi, Annita
padre Latis, Leone
luogo di nascita Modena
luogo di residenza Milano
nome di battaglia Biondino, Albertino
commissione Piemonte
organizzazioni e/o formazioni partigiane Giustizia e libertà - GL
qualifica RICOMPART riconosciuta Partigiano combattente caduto
Attività dopo l'8 settembre 1943 Resistenza partigiana
area d'azione Torino
regione di attività Piemonte
abstract Giorgio Latis risiedeva dal 1932 a Milano con la famiglia. Nel 1938 venne espulso in quanto ebreo dall'Istituto Moreschi, insieme ad altri 9 compagni, due docenti e il dirigente scolastico, nella stessa situazione. Terminò gli studi da ragioniere diplomandosi privatamente. Riuscì a lavorare fino al settembre 1943 e nel, frattempo, allestì con la sorella e i cugini, spettacoli "colti" di marionette. Era un appassionato lettore e aspirante scrittore (gli amici, dopo la sua morte, raccolsero e pubblicarono alcuni suoi scritti: "Pagine di Giorgio Latis, Frassinelli, Torino dopo 1945"). Fra i suoi amici figurano Vittorio Sereni e Giorgio Strehler. Nel novembre del 1943 accompagnò i genitori e la sorella fino al confine italo-svizzero, ne ritornò indietro sicuro che fossero salvi. Il loro cognome falso era Alati. Al contrario, furono arrestati, portati al carcere di Milano e deportati il 30-1-1944 dalla Stazione centrale verso il campo di Auschwitz, dal quale non fecero ritorno. Aderì al Fronte della Gioventù di Eugenio Curiel con il nome di Biondino e poi di Albertino. Arrestato, non fu riconosciuto come ebreo e fu sottoposto a lavoro coatto assieme ad altri detenuti nella rimozione delle macerie fuori dal carcere. Con uno stratagemma, creò una certa confusione e riuscì a fuggire. Si spostò di città e aderì al Partito d'Azione. Organizzò sabotaggi, trasporto di armi, e altre azioni a Torino. Travestito da milite fascista, riuscì a far evadere compagni dal carcere di Vercelli e Alessandria. Ada Gobetti parla di lui nel suo Diario partigiano. Il 26 aprile 1945, durante l'insurrezione di Torino, si offrì volontario per portare in collina l'ordine ai partigiani di scendere in città. Fu fermato ad un posto di blocco a Reaglie e perquisito. Gli furono trovati addosso documenti compromettenti e fu fucilato immediatamente. A Giorgio Latis fu concessa, tardivamente, nel 1996, la Medaglia d'Argento "alla memoria" al Valor Militare.
fonti archivistiche e banche dati Archivio Fondazione CDEC, Fondo Censimenti, b. 4, fasc. 17
Archivio Fondazione CDEC, Fondo Antifascisti e partigiani ebrei in Italia 1922-1945, b. 11, fasc. 217
CDEC Digital library - Giorgio Latis
Archivio Fondazione CDEC, Fondo Antifascisti e partigiani ebrei in Italia 1922-1945, b. 11, fasc. 217
CDEC Digital library - Giorgio Latis
bibliografia Gloria Arbib, Giorgio Secchi, Italiani insieme agli altri. Ebrei nella Resistenza piemontese 1943-1945, Silvio Zamorani editore, Torino 2011, pp.193-194
Liliana Picciotto, Il libro della memoria. Gli Ebrei deportati dall'Italia 1943-1945. Ricerca della Fondazione CDEC, Mursia, Milano 2002
Latis Giorgio, Pagine di Giorgio Latis, Frassinelli, Torino post 1945
Ada Gobetti Marchesani Prospero, Diario partigiano, Einaudi, Torino 1956
Gina Formiggini, Stella d'Italia stella di David. Gli ebrei dal Risorgimento alla Resistenza, Mursia, Milano 2017, pp.116-118
Liliana Picciotto, Il libro della memoria. Gli Ebrei deportati dall'Italia 1943-1945. Ricerca della Fondazione CDEC, Mursia, Milano 2002
Latis Giorgio, Pagine di Giorgio Latis, Frassinelli, Torino post 1945
Ada Gobetti Marchesani Prospero, Diario partigiano, Einaudi, Torino 1956
Gina Formiggini, Stella d'Italia stella di David. Gli ebrei dal Risorgimento alla Resistenza, Mursia, Milano 2017, pp.116-118