Jona, Raffaele

data di nascita 17 aprile 1905
madre Itala Levi (MDS)
padre Gioberti Jona (MDS)
luogo di nascita Ivrea
luogo di residenza Ivrea
nome di battaglia Silvio
organizzazioni e/o formazioni partigiane Giustizia e libertà - GL. 7a divisione alpina Pedro Ferreira
Attività dopo l'8 settembre 1943 Resistenza
area d'azione Valli di Lanzo, Aosta, Svizzera
regione di attività Valle d'Aosta
abstract Raffaele Jona risiedeva con la famiglia ad Ivrea. Nel 1928, si laureò in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino e lavorò nell'impresa di famiglia nel recupero di metalli non ferrosi. Nel 1938, a causa delle leggi antiebraiche, dovette cedere a terzi la propria ditta, mentre sua sorella e tre fratelli emigrarono negli Stati Uniti. Alla notizia dell'armistizio, insieme a Cesare Artom, si presentò al distretto militare di Torino chiedendo di essere ambedue arruolati volontari nella lotta contro i tedeschi, ma furono rifiutati. Si unirono poi ad alcuni amici a Trovinasse, all'imboccatura della Valle d'Aosta, per assistere prigionieri di guerra alleati in fuga, a travalicare la frontiera con la Svizzera. Dopo due mesi e il cessare del flusso dei prigionieri, Raffaele, con il nome di Silvio, e Artom, con il nome di Pino, si misero a disposizione del Comitato di liberazione nazionale (CLN) di Torino, nel quale Duccio Galimberti destinò Jona a Viù in Val di Lanzo e Artom a Champorcer, nel quadro delle Formazioni GL, quest'ultimo, inizialmente, nel quadro delle formazioni socialiste. Jona, dal 10 dicembre 1943 al 15 aprile 1944, rimase in Valle di Lanzo dove contribuì alla formazione di bande GL, attivo nella 7a Divisione Alpina di stanza a Ivrea e poi a Champorcher in Valle d'Aosta. Là incontrò un vecchio amico torinese, Giulio Colombo, che gli diede credenziali per presentarsi a Berna al direttore dell'OSS in Svizzera, Allen Dulles, per domandargli lanci di armi, munizioni, rifornimenti. Questi gli propose di fare da collegamento tra Alleati in Svizzera, CLN piemontese e autorità valdostane. Tra il maggio e l'aprile 1945, Jona attraversò le frontiere italo - svizzere per quattordici volte, avendo incontri ai più alti livelli con le autorità Alleate e con le rappresentanze del governo italiano del Sud. Raffaele Jona va ricordato soprattutto per la sua opera in favore dell'integrazione della Valle d'Aosta all'Italia sotto forma di autonomia regionale, lottando contro quei numerosi gruppi che lavoravano, al contrario, per l'annessione alla Francia della Valle d'Aosta. Nell'inverno 1944-1945 i passi alpini utilizzati da Jona per raggiungere Zermatt non erano più praticabili e, così, "Silvio" si spostò nella Valtellina e nella zona del Canton Ticino. Di Jona fu anche, assieme a Artom, l'idea che fossero emessi certificati di credito, garantiti dal CLN, in favore delle aziende che potessero dotare i partigiani di vestiario e di vettovaglie. In contatto con la Delasem in Svizzera tramite Lelio Vittorio Valobra, trasportò in Italia, fisicamente, denaro proveniente dall'ente di soccorso americano Jewish Joint Distribution Committee per alleviare la situazione degli ebrei passati in clandestinità. A tal fine, organizzò in Piemonte una rete di soccorso clandestina, coadiuvato da Lia Corinaldi che faceva parte del CLN piemontese, settore scuola, e da Gino Giugagnino. Al termine della guerra fu tra i fondatori della Comunità ebraica di Torino, all'interno della quale ricoprì la carica prima di vice - commissario prefettizio poi di vice - presidente eletto. Alla morte di Adriano Olivetti, venne chiamato a presiedere il Consiglio generale delle Comunità del Canavese e a presiedere il consiglio dell'IRUR. Fu prima consigliere e poi Presidente del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) dal 1965 fino al 1980, anno della sua morte a Torino il 7 novembre di quell'anno.
fonti archivistiche e banche dati Archivio Fondazione CDEC, Fondo Raffaele Jona
Archivio Istituto Storico della Resistenza in Valle d'Aosta, oggi Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Valle d'Aosta, Testimonianza di Raffaele Jona
INSMLI Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, oggi Istituto Ferruccio Parri, Relazione a firma "Silvio", La Valle d'Aosta e le correnti annessionistiche alla Francia, 19 novembre1944
Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti, Varie carte sparse relative a Raffaele Jona
CDEC Digital library - Raffaele Jona
bibliografia Paolo Momigliano Levi, Raffaele Jona nella Resistenza. Elementi e prospettive per una ricerca su Raffaele Jona, in "Questioni di storia della Val d'Aosta contemporanea", n.3, 1990, pp.55-75
Paolo Momigliano Levi, Passaggi. Ebrei in Valle d'Aosta, LeChâteau, Aosta 2021, pp.432-436
Michele Sarfatti, Raffaele Jona e il soccorso agli ebrei del Piemonte durante la Repubblica Sociale Italiana, in "Questioni di storia della Val d'Aosta contemporanea", n.3, 1990, pp.76-95
Gloria Arbib, Giorgio Secchi, Italiani assieme agli altri. Ebrei nella Resistenza in Piemonte 1943-1945, Silvio Zamorani editore, Torino 2011, pp.191-193
Lia Corinaldi, Raffaele Jona nella Resistenza, in "Hakeillà", n.8, novembre 1980
Edi Consolo, La Glass e Cross attraverso le Alpi. Episodi di politica internazionale e finanziaria nella Resistenza, Teca, Torino 1965
Raffaele Jona, Antifascismo vocazione dell'ebraismo?, in "Gli ebrei in Italia durante il fascismo" a cura di Guido Valabrega, Quaderni del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, n.3, Milano 1963, pp.146-152
https://primailcanavese.it/cronaca/la-storia-del-partigiano-raffaele-jona-nome-di-battaglia-silvio-da-trovinasse/