Progetto di ricerca

Il progetto riguarda la ricerca dei nomi e delle vicende dei cittadini ebrei che, durante il biennio 1943-1945, hanno contribuito al movimento di Resistenza anti-fascista e anti-nazista. La ricerca realizzata tra il 2021 e il 2025 ne riprende una primordiale messa in campo dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea fin dalle sue origini (1955) e mai del tutto abbandonata.

L’obiettivo è di mettere a disposizione degli studiosi una fonte preziosa per la storia del periodo 1943-1945, ma anche di illustrare il ruolo non secondario del gruppo ebraico nella preparazione e nella ricostruzione dell’Italia democratica.

Il frutto della ricerca si articola in due tipi di risultati, interconnessi fra loro:

  • un dizionario biografico dei più di 800 resistenti ebrei.
  • 30 letture ad alta voce, o podcast, delle vicende più significative scelte fra le 800 di cui sopra, accompagnate da 30 mini mostre digitali costituite da immagini e documenti.

Si intende qui per Resistenza sia la partecipazione al movimento partigiano vero e proprio, sia la Resistenza civile in tutte le sue declinazioni: soccorso individuale o organizzato agli ebrei in pericolo, oppure atti di particolare coraggio volto alla salvaguardia e alla salvezza di altre persone. Sono inclusi anche coloro che, trovandosi fuori d’Italia, hanno partecipato alla Resistenza operando, da volontari, in favore dei servizi segreti britannici o americani impegnati in Italia, così come i volontari nei Gruppi di Combattimento del Corpo Italiano di Liberazione. 

Alcuni cittadini ebrei, non riconosciuti come tali, furono deportati in campi di concentramento o di lavoro della Germania e dell’Austria come punizione per “delitti politici” che hanno a che fare con azioni o pensieri definiti da nazisti e fascisti come “sovversivi”. Anche questi cittadini ebrei sono inclusi nel dizionario biografico. 

Fonti principali esplorate:

  1. Il fondo archivistico conservato presso la Fondazione CDEC, denominato “Antifascisti e partigiani ebrei in Italia 1922-1945”, frutto di una ricerca specifica avviata nel 1955 dalla Federazione dei Giovani Ebrei d’Italia.
  2. Il fondo RICOMPART Archivio per il servizio riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani, enorme mole di documenti, serviti per le richieste rivolte da singoli per il loro riconoscimento della qualifica di partigiano, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato. Il d.l.l. 21 agosto 1945, n. 518 stabiliva infatti criteri precisi per la concessione della qualifica di partigiano “caduto”, “combattente”, “invalido” o “mutilato” e della qualifica di “patriota” per tutti coloro che tra il 1943 e il 1945 avevano «collaborato o contribuito attivamente alla lotta di liberazione. Sono anche presenti le pratiche dei non riconosciuti e quelle non accettate, di cui abbiamo tenuto conto. Il ministero competente, Ministero della Difesa, ha versato il fondo archivistico, suddiviso per commissioni regionali e attualmente in riordino, nel 2012.
  3. Il fondo RICOMPART online,consistente nella digitalizzazione e pubblicazione, ad opera dell’ICAR, Istituto Centrale per gli Archivi, e altri enti, delle schede nominative relative alle richieste di riconoscimento. Si tratta in pratica di una schedatura-indice dei nomi contenuti nei fascicoli del punto 2. di cui sopra. Le schede contengono dati essenziali, sono scritte a macchina e con principi diversi da regione a regione. 
  4. Il fondo archivistico conservato presso la Fondazione CDEC consistente nei censimenti speciali degli ebrei d’Italia realizzati nell’agosto del 1938 e oltre dal Ministero dell’Interno, prefettura per prefettura, a fini conoscitivi e in vista dello scatenamento della persecuzione anti-ebraica.
  5. Il fondo archivistico “Memoria della salvezza” conservato presso l’archivio della Fondazione CDEC, frutto della ricerca condotta da Liliana Picciotto tra il 2008 e il 2016 sugli ebrei salvatisi e sfociato nel volume:  Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah, Einaudi, Torino 2017.
  6. Il fondo archivistico “Vicissitudini dei singoli” conservato presso l’archivio della Fondazione CDEC, frutto della raccolta pluridecennale di testimonianze, diari, carteggi, fotografie riguardanti la vita e le vicende degli ebrei d’Italia nel Novecento, in particolare negli anni del fascismo e della Shoah.
  7. L’elenco nominativo dei deportati ebrei frutto della ricerca di Liliana Picciotto e di altri, sfociata nel volume: Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall’Italia 1943-1945. Ricerca della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Mursia, Milano 2002.
  8. Consultazione di una intera biblioteca di 600 volumi dedicati alla Resistenza.

Dallo studio e dal raffronto tra le fonti sono emersi più di 800 casi di resistenti ebrei ordinati in un dizionario biografico. Per ciascun nome si è creata una scheda contenente i dati anagrafici, un breve riassunto degli eventi, la formazione resistenziale di appartenenza, le fonti di riferimento archivistiche e bibliografiche. 

Particolarmente difficile è stato determinare le Regioni teatro delle azioni, per coloro che hanno combattuto in contesti di grande mobilità geografica come i volontari dei servizi segreti alleati. A loro, si è attribuita la regione di nascita, o la regione teatro del maggiore impegno resistenziale.

Avvertenze:

Ove possibile, i dati anagrafici di ogni persona sono stati verificati anche con gli archivi anagrafici delle comunità ebraiche di appartenenza. Non sempre, per gli stranieri che si trovarono a militare in Italia, si è riusciti ad individuare la data di nascita e i nomi dei genitori. Le donne sono state elencate con il cognome di nascita. Per ragioni tecniche, sebbene con dispiacere, abbiamo dovuto lasciare, come trovato, il suffisso maschile alla dizione “partigiano”, frutto del senso comune dell’epoca.

Il lavoro che presentiamo è da considerare un “work in progress”, nuovi dati sulle medesime persone potrebbero emergere o nuovi nomi di resistenti potrebbero palesarsi dopo la conclusione del progetto. Esso è, infatti, soggetto a manutenzione, completamento, arricchimento, cui potranno collaborare altri enti o associazioni o privati cittadini.

(Liliana Picciotto, 25 aprile 2025)

Ideazione, realizzazione della ricerca, autrice dei testi: Liliana Picciotto

Comitato scientifico: Mirco Carrattieri, Lutz Klinkhammer, Santo Peli, Michele Sarfatti 

Coordinamento del progetto di pubblicazione: Laura Brazzo

Staff di ricerca: Simonetta Carolini, Sandra Terracina, Gloria Pescarolo

Sviluppo database: Gloria Pescarolo

Ricerca documentale e iconografica: Francesco Lisanti

Progetto grafico e realizzazione sito web: Sara Radice

Sviluppo Dizionario biografico: regesta.exe

Sviluppo interazioni mappa Home page: Fabio Sturaro

I podcast relativi a: Matilde Bassani, Eugenio Calò, Pacifico Di Consiglio, Silvia e Eugenio Elfer, Pino Levi Cavaglione, Renato Levi, Lea Loewenwirth, Giorgio Nissim, Enzo Sereni, Alessandro Sinigaglia, sono stati realizzati grazie alla collaborazione con il “Patto di Milano per la Lettura”.

I podcast relativi a: Franco Cesana, Mario Finzi, Mario Jacchia, Massimo Teglio, Hermann Wygoda sono stati realizzati con la regia, il montaggio, il sound design di Lorenzo Pavolini. Voce narrante di Liliana Picciotto, letture di Graziano Piazza.

I podcast relativi a: Sergio Forti, Haim Vito Volterra, Max Federman, Luigi Fleischmann sono stati realizzati con il montaggio di Giulio Ambrosio. Regia e Letture di Bianca Ambrosio.

I podcast relativi a: Gilberto Coen, Bruno Dell’Ariccia, Ludwig Greve, Raffaele Jona, Marco Herman, Erich Linder, Enrico Loewenthal, Mila e Franco Momigliano, Adolfo Perugia, Franco Valabrega, Guido Weiller sono stati realizzati con il montaggio di Giulio Ambrosio e la regia di Bianca Ambrosio. Letture e interpretazioni di Elia Schilton.

Le musiche originali sono di Manuel Buda.

Siamo grati all’Archivio Centrale dello Stato senza la cui disponibilità e generosità difficilmente avremmo potuto raggiungere i risultati conseguiti. 

Grazie anche all’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR) per aver consentito l’utilizzo nel nostro sito alcune centinaia di cartellini RICOMPART digitalizzati.

Si ringraziano per il supporto e i documenti forniti:

  • L’Istituto Parri. Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea
  • L’istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Parma
  • L’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Reggio Emilia
  • L’Istituto Ligure della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Raimondo Ricci”
  • L’Istituto della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Savona
  • L’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Modena
  • Istituto Storia Marche
  • Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti
  • L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea
  • L’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
  • Il Museo ebraico Carlo e Vera Wagner di Trieste
  • L’Archivio storico della Comunità ebraica di Roma
  • La Fondazione Villa Emma
  • Il Museo Ebraico di Bologna
  • L’Orfanotrofio Israelitico Italiano Pitigliani di Roma
  • L’Aeroclub di Genova
  • L’Associazione Italiana Volontari Antifascisti di Spagna
  • La Fondazione Piero Sadun
  • L’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo
  • L’Archivio dell’Istituto Luce
  • La Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori
  • Il Centro di Cultura Ebraica della Comunità Ebraica di Roma

Ci sono stati di fondamentale aiuto i siti:

  • “Storia e memoria di Bologna” a cura del Comune di Bologna
  • “Ebrei stranieri internati in Italia durante il periodo bellico” a cura di Anna Pizzuti
  • “Il sito ufficiale del gruppo delle medaglie d’oro al valor militare MOVM”

Hanno messo a disposizione  archivi famigliari, documenti e informazioni: Silvia Angelini, Alessandro e Elena Artom, Daniela Castelnuovo, Alberto Di Consiglio, Valeria Finzi, Letizia e Lucilla Franchetti, Pupa Garriba Dello Strologo, Oscar Guidi, Rossella Levi, Emanuele Levi Mortera, Bruna Laudi, Susanna Terracina, David Terracini, Lea Loewenwirth Reuveni, Rina Menasci Pavoncello, Alberto Mezzetti, Simona e Piero Nissim, Settimio Perugia, Tullio Sonnino, Loredana Spagnoletto, Giorgio Teglio, Nicoletta Teglio, Patrizia Valobra, Mark Wygoda, Nurith Dell’Ariccia, Elena Loewenthal

Un ringraziamento a Giulio Artom, Aurelio Ascoli e alla Comunità ebraica di Verona per il sostegno alla ricerca.